31.10.2024 - 10:15, Inizio dibattimento Luogo: I Aula penale |
Caso: CA.2024.19 Natura dei reati Dibattimenti relativi alla procedura d’appello (revisione); Ministero pubblico della Confederazione (appellante) e A. (appellante) contro la sentenza della Corte penale del Tribunale penale federale SK.2021.45 del 22 dicembre 2021 nella causa Ministero pubblico della Confederazione contro A. per titolo d’uso delittuoso di materie esplosive o gas velenosi (art. 224 cpv. 1 CP), furto aggravato (art. 139 n. 1 e 3 CP) e danni qualificati alla proprietà (art. 144 cpv. 1 e 3 CP). Osservazioni Il Ministero pubblico della Confederazione e A. hanno entrambi interposto appello contro la sentenza della Corte penale del Tribunale penale federale che ha condannato A. per aver forzato un bancomat a Sevelen, Canton San Gallo, nel dicembre 2019, ricorrendo all'uso di esplosivi e di avere sottratto contanti per un importo di CHF 126'600.–. A. era stato precedentemente assolto, con sentenza CA.2022.2 del 14 marzo 2023 della Corte d’appello del Tribunale penale federale. Con ordinanza CR.2023.15 del 21 maggio 2024 della Corte d’appello (in diversa composizione), la domanda di revisione del Ministero pubblico della Confederazione è stata accolta, la sentenza annullata e la causa rinviata alla Corte d’appello per lo svolgimento di un nuovo procedimento. La causa viene quindi trattata dalla Corte d’appello in un nuovo procedimento ai sensi dell’art. 414 cpv. 2 CPP. Collegio giudicante: Corte d'appello, Collegio a tre giudici Lingua: Tedesco |
04.11.2024 - 09:30, Inizio dibattimento 05.11.2024, Continuazione dibattimento 06.11.2024, Continuazione dibattimento 07.11.2024, Continuazione dibattimento 08.11.2024, Continuazione dibattimento 11.11.2024, Continuazione dibattimento 12.11.2024, Continuazione dibattimento 18.11.2024, Continuazione dibattimento 19.11.2024, Data di riserva 20.11.2024, Data di riserva 21.11.2024, Data di riserva 22.11.2024, Data di riserva 25.11.2024, Data di riserva 26.11.2024, Data di riserva 27.11.2024, Data di riserva Luogo: I Aula penale |
Caso: CA.2024.13 Natura dei reati Dibattimenti relativi alla procedura d’appello; A., B., C., D., il Ministero pubblico della Confederazione, gli accusatori privati e i terzi interessati (appellanti) contro la sentenza della Corte penale del TPF SK.2022.22 del 17 giugno 2022 nella causa Ministero pubblico della Confederazione e accusatori privati contro A., B., C. e D.,e i terzi interessati A., B., C., D., il Ministero pubblico della Confederazione, gli accusatori privati e alcuni terzi interessati hanno interposto appello contro la sentenza della Corte penale SK.2022.22 del 17 giugno 2022. Con tale sentenza A. è stato riconosciuto colpevole di amministrazione infedele aggravata (art. 158 cifra 1 CP) e falsità in documenti (art. 251 cifra 1 CP), mentre è stato assolto dal reato di truffa per mestiere (art. 146 cpv. 1 e 2 CP); il procedimento è stato abbandonato per alcuni rimproveri di truffa per mestiere (art. 146 cpv. 1 e 2 CP), amministrazione infedele aggravata (art. 158 cifra 1 CP) e riciclaggio di denaro aggravato (art. 305bis cifra 1 CP). B. è stato riconosciuto colpevole di riciclaggio di denaro aggravato (art. 305bis cifra 1 e 2 CP), falsità in documenti (art. 251 cifra 1 CP) e bancarotta fraudolenta (art. 163 cifra 1 CP). C. è stato riconosciuto colpevole di riciclaggio di denaro aggravato (art. 305bis cifra 1 e 2 CP) e di falsità in documenti (art. 251 cifra 1 CP), mentre è stato assolto dal reato di conseguimento fraudolento di una falsa attestazione (art. 253 CP); il procedimento è stato abbandonato per il rimprovero di violazione dell’obbligo di comunicazione (art. 37 LRD). D. è stato riconosciuto colpevole di riciclaggio di denaro aggravato (art. 305bis cifra 1 e 2 CP) ed è stato assolto dal reato di conseguimento fraudolento di una falsa attestazione (art. 253 CP), mentre il procedimento è stato abbandonato per i rimproveri di violazione dell’obbligo di comunicazione (art. 37 LRD) e di falsità in documenti (art. 251 cifra 1 CP). Osservazioni Per quanto concerne la truffa per mestiere ad A. è in particolare rimproverato di avere, nell’ambito della sua attività quale Chief Investment Officer (CIO) e di mandatario di una società di gestione di fondi d’investimento, per procacciare a sé, in Svizzera, nel periodo tra settembre 2005 e aprile 2008, un indebito profitto di almeno USD 170'938'806.-, indotto in errore con astuzia la predetta società di gestione, nonché otto fondi d’investimento da lui gestiti, mettendo in atto e sfruttando un montaggio finanziario che ha condotto la società di gestione e i fondi d’investimento summenzionati a compiere atti pregiudizievoli ai loro rispettivi interessi pecuniari. È altresì accusato di amministrazione infedele aggravata e subordinatamente di appropriazione indebita aggravata. Inoltre, ad A. viene rimproverato di avere commesso, nella forma aggravata, nel periodo tra dicembre 2005 e febbraio 2011, in correità con B., C., e D., degli atti suscettibili di vanificare l’accertamento dell’origine, il ritrovamento e la confisca di valori patrimoniali di origine criminale, per un importo di almeno USD 170'938'806.-. A. è infine accusato del reato di falsità in documenti. Per quanto riguarda il riciclaggio di denaro, B. è in particolare accusato di avere commesso, nella forma aggravata, in Svizzera e dalla Svizzera, almeno nel periodo tra maggio 2006 e febbraio 2011, attraverso diverse società, in correità con A., degli atti suscettibili di vanificare l’accertamento dell’origine, il ritrovamento e la confisca di valori patrimoniali di origine criminale, per un importo di almeno CHF 63'284'491.-. B. è altresì accusato dei reati di falsità in documenti e di bancarotta fraudolenta. Per quanto concerne il riciclaggio di denaro, a C. è rimproverato di avere commesso, nella forma aggravata, in Svizzera, nel periodo dal 20 settembre 2007 al 2 maggio 2013, in correità con A. e D., degli atti suscettibili di vanificare l’accertamento dell’origine, il ritrovamento e la confisca di valori patrimoniali di origine criminale, per un importo di almeno CHF 46'614’595.-. C. è altresì accusato di falsità in documenti e di conseguimento fraudolento di una falsa attestazione. Per quanto riguarda il riciclaggio di denaro, a D. viene rimproverato di avere commesso, nella forma aggravata, in Svizzera, nel periodo dal 19 novembre 2008 al 2 maggio 2013, in correità con A. e C., degli atti suscettibili di vanificare l’accertamento dell’origine, il ritrovamento e la confisca di valori patrimoniali di origine criminale, per un importo di almeno CHF 13'546’787.-. D. è altresì accusato dei reati di falsità in documenti e di conseguimento fraudolento di una falsa attestazione. Collegio giudicante: Corte d'appello, Collegio a tre giudici Lingua: Francese |